C.d.B. Cossila con dr. Peruselli 26/09/19

Oggi, al Caffè del Benessere presso il Nuovo Oratorio di Cossila San Grato il Dr. Carlo Peruselli, Specialista in Cure Palliative ha tenuto un incontro su “Cosa cambia con la legge sul fine vita” ad un pubblico molto attento e partecipe,  superiore alle trenta persone.

Ma perchè si parla tanto di fine vita ? Soprattutto perché la tecnologia ha contribuito ad aumentare la vita magari  mantenendo vive anche per anni persone che sarebbero morte in pochi giorni. Esempio eclatante è rappresentato  da malattie come la SLA.

L’argomento è di estrema importanza tanto che anche Papa Francesco ha enfatizzato questi aspetti sottolineando che serve “un supplemento di saggezza”  (commento quanto mai condivisibile) per prendere decisioni che un tempo non erano richieste per l’assenza di tecnologie in grado di prolungare la durata della sopravvivenza anche di fronte a malattie gravissime ed a prognosi infausta.

L’Italia era una delle pochissime nazioni che non aveva una legge sul fine vita fino a poco meno di due anni fa.

Storicamente si è sempre data priorità alle decisioni dei medici anche in caso di scelte non condivise dai malati. A volte ci si trova di fronte a situazioni conflittuali ove il parere del medico e del paziente non coincidono. Per fare un esempio pratico, di fronte ad una gangrena alla gamba il medico può ritenere più giusta l’amputazione ma il malato no anche se il rifiuto dell’amputazione può costargli la vita.

Il 31 gennaio 2018 è entrata in vigore la legge n. 219 del dicembre 2017  che contiene “norme in materia di consenso informato a tutela del diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona” e stabilisce che “nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge”.

All’articolo 1 si afferma il diritto di ogni persona “di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell’eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell’accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi”.

Unico limite alle possibilità di scelta del malato è il fatto che comunque non ha diritto a scegliere terapie che non hanno un razionale e non hanno dimostrato efficacia.

Novità della legge sta anche nelle DAT (disposizioni anticipate di trattamento) che si possono esprimere con un documento o anche nominando un fiduciario che prende le decisioni in caso di stato di incoscienza della persona che l’ha nominato.

Altro aspetto sono le pianificazioni anticipate di trattamento che si concordano con il medico e che possono anticipare le scelte della persona verso trattamenti terapeutici. 

Il dr. Peruselli ha spiegato inoltre che ci sono situazioni in cui la sofferenza della persona è tale che richiede il ricorso alla sedazione palliativa profonda, che non è una forma di eutanasia. La sedazione serve a dare sollievo a sofferenze insopportabili e prevede uso di sedativi per alleviare i dolori.  L’eutanasia viceversa è un atto che pone fine alla vita ed utilizza farmaci totalmente diversi.

Tanti e positivi sono i cambiamenti che questa legge ha portato nelle risposte ai bisogni di salute ed ai desideri della popolazione Italiana. Dopo queste considerazioni il dr. Peruselli è passato ad esaminare la recente pronuncia della Corte Costituzionale Italiana secondo cui è lecito il suicidio in casi come quello del dj Fabo e l’aiuto al suicidio in quel caso non è punibile.

Al termine della conversazione il tradizionale  caffè/bibita  con qualche dolcetto offerti dagli organizzatori.

Nel ringraziarvi della cortese attenzione alleghiamo alcune immagini della giornata.

La Segreteria di Anzitutto